Traguardi per lo sviluppo delle competenze per il 1° ciclo

Margherita Gentile

Se nel Regolamento per l’obbligo di istruzione, si parla solo in termini di competenze di base, raccordate agli Assi culturali, di competenze traversali e di competenze chiave, le Indicazioni per il curricolo del 1° ciclo parlano invece di “traguardi di sviluppo delle competenze”.

 

La competenza, in questo caso è considerata come qualcosa che si “sviluppa”, che ha un processo di incremento che richiede un certo periodo di tempo. Infatti, tali “traguardi” sono proposti come terminali, si riferiscono cioè alla fine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado; come dire: il raggiungimento di un dato livello di competenza richiede un intero grado scolastico. “Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo… Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e,nella loro scansione temporale, risultano prescrittivi, a tutela dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio per ciascun alunno... Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento di tali risultati…”([1])

 

“Per questo raggiungimento, vengono indicati come “strategici” gli “obiettivi di apprendimento”, suggerendo così che lo sviluppo delle competenze è un processo indiretto, e rappresenta un effetto collaterale e di lungo termine del conseguimento di tali obiettivi. Gli obiettivi sarebbero cioè gli intermediari per assicurare lo sviluppo delle competenze.”([2])

V. Kandinskij, Composizione
V. Kandinskij, Composizione

Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Nella primaria gli obiettivi delle discipline italiano, lingue comunitarie, storia, geografia, matematica e scienze hanno una scansione anche per i primi tre anni di scuola, per garantire loro una migliore propedeuticità. Gli obiettivi di apprendimento definiscono i contenuti di conoscenza e le abilità ritenuti essenziali al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. I traguardi per lo sviluppo delle competenze riportati nelle Indicazioni concorrono allo sviluppo delle più ampie competenze-chiave, fondamentali per lo sviluppo personale e per la partecipazione sociale e che saranno oggetto di certificazione alla fine dell’obbligo di istruzione. “Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità,atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone,in relazione alle proprie potenzialità e attitudini...Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo” ([3]).

 

 

Come passare dagli obiettivi ai traguardi di sviluppo delle competenze?

 I traguardi di sviluppo delle competenze individuati nelle nuove indicazioni nazionali sono il punto focale verso il quale tendere, ossia, stimolo per l’organizzazione del percorso didattico (obiettivi di apprendimento) ma anche momento che sancisce un passaggio di crescita formativa:

 

1. Gli obiettivi di apprendimento contenuti nelle indicazioni si presentano come step, indicando chiaramente non solo ciò che gli alunni sono chiamati a sapere al termine delle classi terza e quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria ma anche quali esperienze e quali possibili itinerari di lavoro gli insegnanti sono chiamati a percorrere.

 

2. Gli obiettivi di apprendimento espressi invitano il team dei docenti ad uscire sempre più da una organizzazione didattica strettamente legata alla singola disciplina per dare spazio ad un lavoro interdisciplinare, valorizzando punti di incontro e approcci diversificati.

 

3.  La stesura della programmazione per obiettivi correlati a quelli che sono i traguardi di sviluppo non può che essere strettamente contestualizzata al clima, alle risorse e alle competenze d’aula. Gli alunni di cui si parla in queste indicazioni non sono soggetti generici decontestualizzati, ma sono gli alunni che ci troviamo di fronte quotidianamente, quindi soggetti portatori di esperienze e competenze, omogenee o disomogenee, che concorrono alla costruzione di un progetto didattico. I loro risultati di apprendimento (i traguardi) sono sempre il punto di arrivo di un processo in costruzione e incorpora sia il suo oggetto (quel contenuto, quel risultato di cittadinanza attiva e/o professionalità) sia i dinamismi mentali e i metodi attraverso i quali è costruito e dei quali il soggetto è diventato consapevole.

 

 


Note

[1] - MIUR, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Documento definitivo del 4 settembre 2012, pag.6

[2] -Ibidem, pag. 7

[3]-Ibidem, pag. 7 .

Laboratorio RED

(Ricerca Educativa e Didattica)

Università Ca' Foscari di Venezia
Università Ca' Foscari di Venezia

Nuova Pubblicazione

 F. Tessaro (a cura di),

 Il curricolo verticale nella scuola del primo ciclo. Analisi, percorsi, strumenti

libreriauniversitaria.it, 2019

 

 

Documenti istituzionali

...  ...

Archivio